ART. 9: Delega al Governo per la codificazione in materia tributaria
Dire che il sistema fiscale italiano è complesso può non essere sufficiente a rendere l’idea della difficoltà di comprensione data da un ordinamento composto d regole, leggi e codicilli sparsi in oltre 800 leggi diverse in materia fiscale. Pertanto, la delega dovrà procedere ad una codificazione della normativa fiscale non solo al fine di semplificare e razionalizzare il quadro delle norme, ma anche per garantire maggiore certezza nell’applicazione delle norme e coerenza nell’impianto impositivo, nonché per assicurare che il sistema tributario sia percepito come equo, affidabile e trasparente.
Centrare tali obiettivi assicura evidentemente una riduzione del contenzioso fiscale.
Con l’approvazione dei decreti delegati il Governo dovrà inoltre riorganizzare le norme per settori omogenei, semplificare il linguaggio e la comprensione, coordinare le disposizioni normative in vigore, anche di recepimento e attuazione delle regole Ue
, nonché assicurare l’unicità e la semplicità della disciplina relativa a d ogni unico settore
ART. 10: Disposizioni finanziarie
La delega al momento parte con pochi fondi a disposizione per l’abbattimento del carico fiscale e per le varie riorganizzazioni previste. Si tratta di 2 miliardi per 2022 e solo uno per il 2023. La disponibilità potrebbe però da subito partire con la disponibilità data con gli spazi di bilancio aggiuntivi determinati dalla crescita 2021 maggiore di quella inizialmente prevista.
Sono inoltre a disposizione per il futuro altri due elementi contenuti in articoli della Delega. All’ art. 3 infatti si prevede il riordino delle deduzioni dalla base imponibile e delle detrazioni dall’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche. Ancora all’art. 5 si dispone la razionalizzazione dell’Iva con un possibile ridisegno dei panieri di prodotti e servizi e una riduzione del numero delle aliquote per aumentare l’efficienza e contrastare l’evasione.
Entrambe le misure sono foriere di far arrivare risorse aggiuntive da dedicare ai tagli fiscali, in base al meccanismo dei vasi comunicanti che nella delega permette di finanziare interventi con le risorse individuate dagli altri decreti legislativi.